L’AGLIO Allium sativum è una pianta coltivata bulbosa, assegnata tradizionalmente alla famiglia delle Liliaceae, ma che la recente classificazione APG III attribuisce alle Amaryllidaceae (sottofamiglia Allioideae)
Conosciuto già nell’antico Egitto, il suo utilizzo più comune è quello di condimento, ma è ugualmente usato a scopo terapeutico per le incredibili proprietà attribuitegli dalla scienza e dalle tradizioni popolari.
In questa pagina vediamo i tipi di aglio più amati in Italia
AGLIO BIANCO
L’aglio bianco è la qualità d’aglio più coltivata e conosciuta in Italia. Si caratterizza per il suo sapore deciso e per il periodo d’impianto. Si coltiva in autunno oppure tra gennaio e febbraio. Anche la qualità di aglio bianco raggruppa diverse varietà:
Aglio piacentino
Si semina tra settembre e novembre e si raccoglie tra giugno e luglio. Dall’aglio piacentino è stato selezionato il cultivar “aglio Serena” più resistente.
Aglione Toscano
L’Aglione della Chiana si presenta, con bulbi giganti di colore bianco tendente all’avorio e di forma quasi sferica e può raggiungere gli 800 grammi di peso. Ognuno di essi contiene circa sei bulbilli separati e di grandi dimensioni. Il gusto è estremamente delicato grazie, all’assenza di alliina che rende l’aroma delle altre varietà di aglio molto intenso e persistente
Bianco Polesano
E’ molto apprezzato perché si tratta di una varietà d’aglio molto antica. Si può conservare per lunghissimi periodi.
Aglio Napoletano
Secondo la tradizione napoletana, si raccoglie a Sant’Antonio (13 giugno) e si fa seccare fino a San Giovanni (24 giugno).
Aglio di Caraglio – è un aglio dal caratteristico aroma delicato. La caratteristica è data dal clima e dai terreni calcarei, dolomitici e cristallini delle montagne della Valle Grana. È stato creato, nel 2009, un Consorzio di tutela e valorizzazione.
Aglio di Voghiera (Fe) Raffinato e mai pungente, l’Aglio di Voghiera DOP rende speciale ogni piatto. Il suo gusto dolce e delicato, unito a una grande versatilità, è ideale per una cucina creativa e ricercata. Sapore autentico della pianura ferrarese deve le sue caratteristiche organolettiche al suolo argilloso e limoso, che favorisce l’equilibrio perfetto tra qualità e aromaticità. La lavorazione fatta tradizionalmente a mano e la maestria artigianale dei suoi produttori ne fanno un prodotto unico e inimitabile,
AGLIO ROSSO
Aglio rosso di Sulmona – una delle poche varietà italiane se non l’unica che va in fiore.
Aglio di Vessalico (bianco), è presidio Slowfood.
Aglio rosso di Nubia – L’aglio rosso di Nubia, una frazione di Paceco (Trapani), è presidio Slowfood. Il bulbo è costituito tipicamente da dodici bulbilli o spicchi, con le tuniche esterne bianche e le tuniche interne di colore rosso vivo. Molto intenso e profumato.
Aglio di Resia – L’aglio della Valle di Resia presenta un bulbo di piccole dimensioni, rossastro. I bulbilli sono dotati di odore e sapore più accentuato degli agli normalmente in commercio
Aglio Rosso di Proceno (VT) – Aglio coltivato nel Comune di Proceno (VT) sin dai tempi antichi. È un aglio dal profumo intenso e da un sapore forte e gradevole. Ha lo scapo fiorale (Tarlo).
AGLIO ROSA
L’aglio rosa ha dei toni leggermente più delicati e si conserva per periodi meno lunghi.
Aglio Rosa Primaticcio
Si consuma fresco. Le tuniche esterne sono rosa chiaro. Si semina tra febbraio e marzo e si raccoglie verso luglio, quando la parte aerea è ancora verde. Si coltiva soprattutto nel Centro – Nord Italia.
Aglio Rosa Napoletano e Rosa di Agrigento
Si consuma fresco. E’ molto simile al Rosa Primaticcio ma si tratta di varietà coltivate prevalentemente nel Meridione d’Italia.
Aglio di Vessalico
Tipico della Liguria. Si caratterizza per un aroma intenso. Chi, generalmente, non riesce a digerire l’aglio, dovrebbe provare questa varietà per la sua alta digeribilità. Si semina tra ottobre e gennaio e si raccoglie verso la fine di giugno.
Aglio rosa di Lautrec
E’ una varietà d’aglio francese, molto produttiva. Si caratterizza per un sapore più dolce e delicato. La semina tra dicembre e gennaio.