Originaria dell’isola di Tasmania, la Mimosa è una pianta appartenente alla famiglia delle Mimosaceae e il suo nome scientifico è Acacia Dealbata.
Col nome di mimosa si definiscono in genere le acacie, sebbene il termine descriva in realtà le piante appartenenti al genere Mimosa. Le specie più conosciute sono la mimosa d’inverno (Acacia Dealbata) e la mimosa delle 4 stagioni (Mimosa retinoides).
Crescono velocemente, richiedono un’esposizione al sole diretto e un terreno da neutro a leggermente acido. I fiori gialli, meravigliosi e molto profumati, sbocciano tra dicembre e marzo per l’acacia dealbata e durante tutto l’anno per la mimosa delle 4 stagioni, con un periodo più denso da maggio a settembre.
Le varietà più diffuse sono la Floribunda e la Gaulois che è più rigogliosa. Le foglie di mimosa, composte da tante foglioline verde chiaro, in caso di pericolo (per esempio se vengono sfiorate o la temperatura supera i 20 gradi) si ritraggono, ed è per questo particolare atteggiamento che ha preso il nome scientifico “mimus”, dal latino attore mimico.
Dagli anni ’50 in Italia, per iniziativa della parlamentare comunista Teresa Mattei, il ramo fiorito di mimosa viene offerto alle donne il giorno dell’8 marzo per la Giornata Internazionale della Donna.
Uno dei significati della Mimosa, originario degli Indiani d’America, è quello di forza e femminilità. Questi donavano un rametto di mimosa alle giovani ragazze che gli avevano conquistato il cuore.
E’ simbolo di innocenza, libertà, autonomia, pudore e sensibilità. In Inghilterra, nel secolo scorso , le ragazze erano solite infilare un fiore di Mimosa nell’occhiello della giacca, della camicetta o fra i capelli per esibire la loro ideologia.
L’aspetto delicato del suo fiore nasconde forza e vitalità. Per questo motivo la Mimosa è diventata, simbolo di forza e femminilità